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Economia, arte e politica: così Roma festeggia le donne. E stasera taxi gratis per tutte

di Anna Bigano07 Marzo 2014
07 Marzo 2014

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Chi preferisce festeggiare l’8 marzo nel modo più classico – a cena con le amiche – può stare tranquilla: stasera, a Roma la corsa in taxi a donne e ragazze è offerta gratuitamente dalla Cooperativa 3570, che organizza un servizio notturno pensato appositamente per loro. In occasione della Giornata internazionale della donna, comunque, la capitale ha messo in calendario una serie di iniziative davvero per tutti i gusti.

Più donne uguale più Pil. Ad anticipare le celebrazioni in città, il convegno internazionale Donna è, organizzato il 6 e il 7 marzo nell’ambito delle iniziative per il 90 anni della Rai all’Auditorium Parco della Musica. Il presidente Anna Maria Tarantola ha fatto un bilancio, a dire il vero poco entusiasta, del ruolo femminile nella società: «La quota delle donne nel mondo del lavoro e nelle posizioni di vertice aziendale è ancora molto bassa, così come nella politica, nella scienza e nella tecnologia. Una sottorappresentazione, accompagnata da una sottoremunerazione, che comporta un costo per la società: la perdita del valore aggiunto che le donne sono in grado di offrire». Eppure gli esempi positivi non mancano: lo dimostra il successo delle imprenditrici laziali che hanno ricevuto ieri mattina dall’assessore regionale allo Sviluppo economico della Regione Lazio Guido Fabiani il premio Donna Forza 8 per «l’intelligenza, l’energia e la passione che le donne mettono ogni giorno nel proprio lavoro».

L’arte festeggia l’8 marzo. Le donne – come hanno spiegato l’altro giorno i sociologi Derrick De Kerckhove e Mario Morcellini a margine di Donna è –  sono anche in testa nel consumo di teatro, cinema, musica classica, visite ai siti archeologici e ai musei. Proprio le appassionate di pittura e scultura oggi potranno entrare gratis in tutti i musei civici della città, ad esempio ai Musei Capitolini, a quello dell’Ara Pacis o al Macro. Tanti altri spazi culturali, comunque, festeggiano l’8 marzo con iniziative speciali. Solo per citarne alcune, la Casa dei Teatri a Villa Pamphilj mette in scena The Plot is the Revolution, dedicato alla celebre attrice e regista statunitense Judith Malina; presso la Sala Santa Rita si inaugura la mostra Zitta tu… non parlare!, mentre la rete bibliotecaria di Roma organizza dibattiti, presentazioni di libri e incontri per bambini centrati sul tema comune “Ispirare il cambiamento”. In tema di arte, ancora, oggi alle 17 il sindaco Ignazio Marino premia le vincitrici di #noisì. Generazioni di donne, il concorso letterario nato in rete per promuovere storie al femminile vere e positive, che siano di ispirazione ad altre donne.

Le istituzioni contro la violenza di genere. La Giornata internazionale della donna è stata protagonista l’altro ieri anche dell’assemblea straordinaria in Campidoglio, che il sindaco ha voluto dedicare a Chiara Insidioso Monda, la diciannovenne ridotta in fin di vita dal convivente nella frazione di Casal Bernocco soltanto un mese fa. La violenza di genere è l’altro perno attorno al quale ruotano le iniziative dell’8 marzo e che coinvolgono soprattutto il mondo della politica. Ieri mattina i Musei Capitolini hanno ospitato un workshop destinato a istituzioni e addetti ai lavori sulle strategie di contrasto alla violenza sulle donne, mentre alle 14.30 l’assessore regionale alle Pari Opportunità Concettina Ciminiello ha presentato alla giunta la legge appena approvata dalla Regione Lazio. Fra gli interventi previsti dalla normativa, nuove case rifugio e centri antiviolenza, percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, corsi di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole. «Una vittoria di tutti», ha commentato il presidente Zingaretti, «di chi si oppone ogni giorno alle discriminazioni, all’intolleranza e a ogni forma di sopruso». A Montecitorio è oggi ospite d’eccezione Lucia Annibali, l’avvocatessa di Urbino sfigurata con l’acido dall’ex fidanzato e che la presidente della Camera Laura Boldrini ha definito «un simbolo e un punto di riferimento per molte donne in difficoltà».

Anna Bigano

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