Si allunga la lista delle opere bloccate in Italia e “nell’elenco ci sono scuole, ospedali, strade e anche fondamentali cantieri per la messa in sicurezza”. È quanto spiega Gabriele Buia, il presidente dell’Ance, nel corso dell’assemblea dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Secondo Buia sono 749 le opere ancora ferme per un valore complessivo di 62 miliardi.
Tra le priorità un’efficace lotta alla burocrazia, che ogni anno costa allo stato oltre 57 miliardi (più di tre punti del Pil), soltanto per la gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Secondo Buia ormai rappresenta “un potere a sé incontrollabile e ingestibile. Una vera e propria dittatura che spoglia il cittadino/impresa di tutti i propri diritti”.
All’assemblea è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico pentastellato Stefano Patuanelli che ha rinnovato la sua disponibilità ad accogliere le richieste dell’Ance e ha aggiunto: ”Questo tavolo non può più aspettare – ha aggiunto – mi prendo l’impegno di convocarlo entro la fine di questo anno”.