Da uno dei nostri inviati. L’abbraccio tra Ermal Meta e Fabrizio Moro dopo aver cantato “Non mi avete fatto niente”, il brano che rischiava di escluderli dal Festival, ha tanti sapori. Da una parte la tensione scaricata, dall’altra il dispiacere per una decisione (la sospensione dalla gara di martedì) ritenuta ingiusta. Le giornate durante di Sanremo possono essere lunghe, ma ieri le lancette degli orologi di Meta e Moro proprio non giravano. Che soprattutto Meta fosse particolarmente nervoso si è visto anche durante l’esibizione. Occhi fissi sul pubblico a cercare rassicurazione e un pezzo urlato, non solo per il contenuto.
Il retroscena– Quando arrivano nella sala Mango nel dopo festival, eludono fotografi ed giornalisti. Hanno poca voglia di parlare, come conferma Paolo Pastorino, capo ufficio stampa di Ermal. «Abbiamo spostato la conferenza stampa non per sottrarci alle domande scomode, come hanno detto molti tuoi colleghi-spiega-ma semplicemente per questioni logistiche». La forza di cantare invece non manca. Anche all’una di notte i due suonano tutte le loro hit, da Pensa a Vietato Morire. E Vietato Morire, nel senso di non buttarsi giù, è anche quello che si sono detti per tutta la giornata. Basta solo aspettare, perché la critica è dalla nostra parte, come dimostrato anche dalla decisione finale di giuria e sala stampa, che li ha premiati con la fascia blu, la più alta.
Nuovi progetti– Gli scogli di quest’edizione sanremese però non sono finiti. Oggi la serata dei duetti, tradizionalmente una delle più sentite dagli artisti, che li vedrà esibirsi con Simone Cristicchi. Sempre oggi sono in uscita i loro due nuovi album. Per Meta “Non abbiamo armi”, un disco di inediti, per il cantautore romano invece “Parole Rumori E Anni” un best of dei 13 suoi grandi successi, arrangiati e rimasterizzati. Un sostegno è arrivato da Cristicchi, entusiasta di esibirsi all’Ariston con entrambi. «La canzone è un inno alla vita, un urlo che si leva da un’umanità colpita ma che nei momenti più complessi e drammatici rinasce facendosi spazio verso il futuro» ha dichiarato, dicendosi «onorato di interpretare questo testo così importante, che ha l’aria di una sfida».