Un’altra proiezione pirata, un altro successo per i ragazzi del Cinema America. Sabato scorso sono stati seicento gli spettatori di “Across the Universe”, il musical di Julie Taymor sulle canzoni dei Beatles, che gli ex occupanti del cinema America hanno proiettato a San Pietro in Vincoli. Lo schermo era un muro, le poltrone scalini di pietra, eppure la gente è accorsa lo stesso per dimostrare che i romani il cinema lo amano. «Qualcuno diceva che non c’è più futuro per le sale dismesse, qualcuno diceva che i giovani non vanno al cinema. Noi diciamo no. Vogliamo un Cinema, vogliamo l’America»: questo il messaggio pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione.
I ragazzi hanno occupato per due anni la sala cinematografica anni ’50 di via Natale del Grande e dopo lo sgombero dell’agosto 2014 non si sono fermati. L’associazione Piccolo Cinema America ha continuato a denunciare il degrado di Trastevere e a sostenere le sale cinematografiche indipendenti di Roma fino all’annuncio del 26 aprile: «Siamo tornati!». Grazie all’aiuto dei residenti, infatti, i ragazzi hanno ottenuto un nuovo spazio in cui proseguire la loro attività, in comodato d’uso fino a settembre. Dal 30 aprile è già attivo e si propone come un polo per giovani e residenti, in funzione sia come sportello di tutela delle sale dismesse sia come aula per studiare da 30 posti. Niente proiezioni, lo spazio non lo permette. E allora la soluzione sono i film a cielo aperto con numeri di partecipazione che sono un messaggio forte per la politica: la giusta organizzazione sa rendere la cultura un fenomeno collettivo e sociale. I seicento spettatori di sabato 2 maggio, infatti, non sono certo una novità: già lo scorso 17 aprile erano stati in ottocento ad accorrere all’Isola Tiberina per la proiezione pirata di “Pink Floyd The Wall”, pellicola del 1982 che porta sul grande schermo l’omonimo album musicale.
Corinna Spirito