Doveva essere l’edizione di svolta, invece la serata dei David di Donatello del 2014, condotta dai giovanissimi Anna Foglietta e Paolo Ruffini, ha messo un punto alla cerimonia così come la conosciamo.
L’Accademia del Cinema Italiano, presieduta da Gian Luigi Rondi, dopo un approfondito dibattito, ha affermato la necessità di un rinnovamento profondo della manifestazione, simbolo della cinematografia nazionale. Inizieranno da subito delle riunioni tra i membri dell’Accademia per definire i punti su cui lavorare per restituire alla settima arte del nostro Paese dei premi che la rappresentino. Il cambiamento sarà radicale. Non si metteranno le mani solo sui contenuti della cerimonia di premiazione, ma anche sui termini della diffusione televisiva. Che si punti a un format che faccia l’occhiolino alla serata degli Oscar americani?
Corinna Spirito