Nel nostro Paese cresce il fenomeno della rinuncia alle prestazioni essenziali del welfare: la rinuncia alle cure sanitarie è intorno al 36,7% e sale al 58,9% per la fascia più debole della popolazione.
I dati emergono dalla prima edizione dell’Osservatorio sul bilancio di welfare delle famiglie italiane, rapporto presentato oggi alla Camera dei Deputati da Mbs Consulting.
Secondo lo studio “il settore più critico è quello dell’assistenza agli anziani e ai non autosufficienti, con un tasso medio del 76,2%. La rinuncia ai servizi per la cura dei figli è del 41,1% per i meno abbienti del 54,8%”.
Il rapporto sottolinea anche che “l’incidenza delle spese di welfare in proporzione al reddito è maggiore nelle famiglie economicamente più deboli (19%) rispetto alle famiglie agiate (14,7%), mentre il 36,1% delle famiglie italiane ha rinunciato ad almeno una prestazione essenziale”. La percentuale sale addirittura al 56,5% per chi si trova in condizione di debolezza economica.