Nuovo violento scontro tra Sergio Marchionne e Diego Della Valle in attesa dell’incontro tra Governo, azienda e sindacati inizialmente previsto per mercoledì e anticipato ad oggi. Botta e risposta. Ieri il patron di Tod’s è tornato ad attaccare duramente i vertici della Fiat accusandoli di essere “dilettanti allo sbaraglio”.
«Bisogna stare meno a sentire questi improvvisati che vogliono venire a raccontarci che in Italia non conviene più fare automobili», ha spiegato Della Valle in un intervento all’Università Bocconi di Milano, «la banalità è tale che l’indisponenza viene perché ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti». Sprezzante la replica di Marchionne: «La smetta di rompere le scatole. Non parliamo di gente che fa borse, io faccio autovetture. Bisognerebbe dirgli che quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango». In serata è poi arrivata la controreplica: «Non bisogna dare una risposta a Della Valle, ma agli operai che si aspettano dei posti di lavoro e al governo con cui Fiat ha preso degli impegni».
«Confermiamo gli impegni». Il numero uno del Lingotto – presente ieri all’Assemblea dell’Unione degli industriali di Torino – ha poi confermato i target per il 2012 e ricordato l’impegno dell’azienda verso l’Italia. Apertura anche verso l’ipotesi ventilata della Fiom di aprire uno stabilimento Volkswagen in Italia, «ma – ha ribadito ancora Marchionne in chiusura di discorso – l’Alfa Romeo non è in vendita».
L’incontro con i sindacati. Dopo il faccia a faccia fiume di sabato scorso a Palazzo Chigi, in serata si svolgerà l’incontro tra Marchionne e i sindacati. L’obiettivo è strappare al manager col maglioncino un impegno concreto sul fronte degli investimenti, proprio nei giorni in cui l’azienda con cuore a Torino ma testa a Detroit ha comunicato di aver archiviato definitivamente la pratica “Fabbrica Italia”, il megapiano da 20 miliardi di euro annunciato ormai due anni fa. «Gli chiederemo di far partire i nuovi modelli negli stabilimenti, che è la vera scelta che Fiat deve fare», ha spiegato il leader della Cisl Angeletti durante un’intervista a Radio1 Rai. «Il momento idoneo per fare gli investimenti di cui parla Marchionne è adesso, almeno per alcuni investimenti, come Mirafiori, per alcuni modelli che devono essere in vendita nel 2014».