HomeCronaca Tasse locali: è il contribuente romano a pagare quelle più care

Tasse locali: è il contribuente romano a pagare quelle più care

di cida17 Aprile 2014
17 Aprile 2014

roma

Le riscossioni effettuate dal Campidoglio corrispondono esattamente al doppio rispetto al resto delle città italiane. Se in media un qualsiasi contribuente italiano paga 487 euro annui di tasse locali, il romano ne paga ben 918. E a confermarlo sono i dati di Confcommercio. Grazie all’aumento delle tariffe, predisposto dal sindaco Marino e dal suo entourage, è prevista un’entrata di circa 50 milioni di euro in più rispetto agli anni passati: il cittadino, il più tartassato del Paese, anche secondo Confcommercio, onorerà il suo dovere versando 197 euro per l’aliquota Irpef comunale, 412 euro per la Tasi (se proprietario di una prima abitazione con una rendita catastale di mille euro) e altri 309 euro per le rate sui rifiuti, la Tari.

Poi c’è l’incremento di dieci milioni del Cosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Un brivido corre sulla schiena di 40mila esercenti: ristoranti, trattorie e pizzerie verseranno sei volte tanto rispetto ad ora, ma chi ne risentirà di più sono i negozi di ortofrutta e le discoteche, che vedono moltiplicarsi le imposte di sette volte.
Altri 40 milioni saranno ricavati dall’imposta di soggiorno. Le decisioni della giunta comporteranno un aumento notevole: sei euro a notte per alloggiare negli hotel di lusso oppure tre euro nelle strutture con due o una stella. Un intervento che, come segnalano gli albergatori, rischia di produrre un effetto depressivo sull’economia turistica, una delle fonti più redditizie per un museo a cielo aperto come l’Urbe.
Non si possono nemmeno dimenticare le strisce blu, tanto care a chi è costretto a muoversi in macchina per le strade di Roma. Il nuovo piano generale del traffico urbano prevede un innalzamento del costo del ticket fino a tre euro l’ora. Non solo nel centro storico. Ad essere colpite dall’aggravio anche quartieri semicentrali della città e del litorale. Fortunatamente non tutte le strisce blu avranno lo stesso costo: le tariffe oscilleranno tra uno e tre euro l’ora, con costi più alti per le arterie commerciali e quelle interessate da alti volumi di traffico.
Il malumore dei cittadini assume il volto e la voce di Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc, che ha dichiarato: «I romani pagano più di tutti, ma cosa ottengono in termini di servizi e qualità della vita? Credo non sia accettabile e moralmente ingiusto far sborsare circa 1000 euro l’anno ad ogni cittadino per poi offrirgli servizi scadenti». Santini prende anche le difese dei commercianti della Città Eterna: «Commercianti e piccoli imprenditori di Roma sono costretti a pagare tra il 39 e il 45% in più rispetto a chi svolge la medesima attività nel capoluogo lombardo». Lapidario Erino Colombi, presidente della Cna di Roma, che ha definito la città «la Capitale europea delle tasse».

Renato Paone

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