Il consorzio Cvc ha acquistato un pezzo di Serie A per 1,7 miliardi. L’accordo è stato votato all’unanimità dai club e la quota del 10% della Lega permetterà ai club sia di incassare la cifra che di accedere ad una linea di credito di 1,2 miliardi. “Una bella notizia per il calcio italiano” come scrive in una nota il ministro del PD Luca Lotti e che fa ben sperare sul futuro.
A oggi, non c’è ancora nulla di firmato, ma l’accordo è molto vicino e l’unanimità fa ben sperare anche sul superamento degli ultimi “ostacoli burocratici”. Ancor di più, se si considera il fatto che il consorzio non potrà uscire dall’accordo prima dei prossimi sei anni. I fondi infatti avranno un potere abbastanza primario, potendo scegliere l’amministratore delegato, con una clausola di gradimento dei club. Il cda sarà formato in maniera paritetica, mentre i rappresentanti saranno scelti sia dai fondi che dalla lega.
Paolo Dal Pino, presidente della lega Serie A, si è detto infatti molto soddisfatto della capacità del sistema Serie A, che “è stato inventato e in cui tutti insieme hanno creduto”. Il presidente ha anche confermato la sua fiducia sull’iter, che vedrà uno scoglio nella tabella di ripartizione delle risorse fra i club. Bisognerà inoltre fissare una linea di confine condivisa fra prodotti “collettivi” e prerogative dei singoli club.
Gli sviluppi futuri infatti vedranno l’accordo passare da un interpello dell’Agenzia delle Entrate ma, soprattutto, fruttare accordi con l’estero. Proprio per questo, Paolo dal Pino è atteso in Arabia Saudita per incontrare possibili investitori.
Rimane ancora la richiesta di un tavolo di confronto col governo, richiesto dall’ad Luigi De Siervo. Infatti, il respiro della Serie A è in prospettiva futura, mentre ci sono da fare i conti con l’emergenza del presente e dunque con la richiesta di una dilazione dei versamenti contributivi.