Ciampino come Orio al Serio. Due comuni (ma Ciampino ha 40.000 abitanti, Orio sì e no duemila) due aeroporti, stessi problemi di inquinamento acustico. Nel comune bergamasco si sta procedendo alla insonorizzazione di oltre 300 edifici che si trovano nei pressi dello scalo aereo. Insonorizzare più di trecento case è stata una decisione che potrebbe fare da apripista per tutti quei Comuni che si trovano nella stessa situazione.
Il bando per l’insonorizzazione delle case, che porta la data del 2009, faceva parte di un pacchetto da 2,5 milioni di euro, previsto da un protocollo d’intesa del 2007 tra Regione Lombardia, provincia e aeroporto. Oltre all’insonorizzazione delle abitazioni, il piano prevedeva degli interventi sugli edifici pubblici, ovvero una decina di scuole, nelle aree di rumore tra i 60 e i 70 decibel: da questi si è partiti, e infatti le opere sono già state eseguite o appaltate.Ridurre l’impatto del rumore prodotto dagli aerei, per contenere i disagi di chi vive sotto le rotte di uno scalo aeroportuale è quello che è stato fatto (nelle scuole) e sarà fatto (nelle case) tra Orio al Serio, Seriate e Grassobbio tutti comuni della Bergamasca.
Come ci si è arrivati a questa decisione? Le 1.500 persone cittadini del Comune di Orio al Serio, avevano firmato un esposto alla Procura contro il rumore degli aerei che partono e arrivano dal vicino scalo aeroportuale.La Procuradi Bergamo ha, quindi, aperto un’inchiesta che ha coinvolto lo scalo, l’Arpa, e anchela Guardiadi Finanza. L’indagine avviata dalla Procura ha previsto nuovi test, per verificare l’impatto del rumore dei voli. Da qui prende spunto, con molta probabilità, la decisione di accelerare gli interventi di mitigazione del rumore decisi dalla Sacbo, la società che gestisce lo scalo, e che prevedono interventi di insonorizzazione delle abitazioni. I lavori riguardano la sostituzione o sistemazione dei serramenti con adozione di vetri anti rumore e la posa di impianti di climatizzazione. A pagare sarà la Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (nella foto di apertura tratta da l’Eco di Bergamo). La Giunta provinciale di Bergamo ha, infatti, dato l’ok alle decisioni della Commissione tecnica, che ha esaminato le domande pervenute e selezionato quelle ammissibili, che riguardano le abitazioni nella cosiddetta zona B, cioè soggette a un livello di rumore compreso tra i 65 e i 75 decibel. La Commissione tecnica includeva i funzionari di Provincia, Regione e Sacb o, con la consulenza dei tecnici dei Comuni interessati e degli esperti dell’ITC – Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR, che hanno eseguito sopralluoghi casa per casa, compilando schede di ciascuna unità immobiliare e permettendo così di stilare la graduatoria. Stima da 2,7 milioni (secondo quanto riportato dall’Eco di Bergamo): l’intervento per le case sarà di 1 milione e 600.000 euro, di cui 980.000 euro per gli interventi. Alla fine, le abitazioni ammesse sono 124, di cui 42 a Orio,62 a Seriate,20 a Grassobbio. In tutto saranno sistemati 756 infissi e collocati 484 condizionatori.
Questo al nord. A Ciampino la situazione è ugualmente tesa. Qui, il Comitato Aeroporto Ciampino è da anni che combatte per ottenere una riduzione del carico di voli che questo hub deve sopportare. Le richieste sono semplici: il ritorno di Ciampino al numero di voli ed alle tipologie di aeromobili del 2001; l’immediato blocco dei voli e delle attività notturne; l’applicazione di rigide procedure anti rumore e di sicurezza per i voli che temporaneamente dovessero restare nell’aeroporto di Roma-Ciampino, come, a titolo di esempio, elencato nella sezione “Aerei e Aeroporti” di questo sito; la messa in opera immediata delle centraline anti rumore asservite al radar, con l’immediata applicazione di severe e immediate sanzioni agli aeromobili che superano i limiti ammessi. Nel 2006 il Comitato aveva già ricevuto delle rassicurazioni. «Barriere anti rumore saranno installate entro l’anno all’aeroporto di Ciampino» lo aveva promesso Carmine Bassetti, direttore centrale delle attività aeroportuali di Adr, all’ex vice sindaco del Comune aeroportuale, Sergio Pede, che chiedeva un segnale concreto, da parte di Adr, rispetto alle richieste avanzate dall’Amministrazione comunale e dai cittadini sull’inquinamento acustico, durante una trasmissione televisiva sul canale “Uno sat”. Per ora, la situazione sembra silenziosa. Non ci sono stati passi in avanti e il Comitato continua la sua lenta e inesorabile guerriglia giudiziaria e sociale.
Leonardo Rossi