KIEV – Nuove sanzioni statunitensi in arrivo per la Russia. Si apre con questa rivelazione la prima visita a sorpresa a Kiev del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un’occasione per ribadire il sostegno politico e militare all’Ucraina a quasi un anno dal conflitto. Biden ha anche annunciato “un’altra consegna di attrezzature critiche, tra cui munizioni di artiglieria, sistemi anti-corazza e radar di sorveglianza aerea per aiutare a proteggere il popolo ucraino dai bombardamenti aerei”.
Il capo della Casa Bianca ha avuto la possibilità di confrontarsi con l’omologo ucraino Vlodomyr Zelensky, che ora più che mai cerca delle conferme dagli alleati occidentali. Supporto riconfermato da Biden, secondo cui “la coalizione di nazioni costruita nell’ultimo anno per aiutare l’Ucraina a difendersi con un sostegno militare, economico e umanitario senza precedenti durerà”. Zelensky, ha definito la visita “la più importante nell’intera storia delle relazioni fra l’Ucraina e gli Stati Uniti”, affermando che l’incontro porterà gli ucraini “più vicini alla vittoria”.
Lo spettro della Cina
Ma il supporto a Kiev è arrivato anche attraverso le parole del ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstrom, che in occasione del Consiglio Affari esteri ha dichiarato il pieno sostegno a Kiev, inviando un chiaro messaggio: “nessuna arma, per nessun motivo, da nessun Paese verso la Russia”. Un riferimento all’allarme lanciato dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, sul possibile invio di armi da Pechino a Mosca. Una possibilità che, sebbene smentita dall’ Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell, si annida nell’incontro tra Wang Yi, Consigliere di Stato della Repubblica Popolare Cinese e il presidente russo Putin. “Non escludiamo un incontro tra il presidente e Wang Yi, che sarà a Mosca”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, sottolineando i rapporti di amicizia tra la Cina e la Russia, aggiungendo che “l’agenda è chiara e molto vasta, quindi c’è di che parlare”.
Tribunali speciali per Mosca
Nonostante l’incognita cinese Zelensky non ha dubbi. “La Russia non ha alcuna chance di vincere la guerra” ha affermato con forza il presidente durante la conferenza stampa in cui è tornato ad esprimersi sulla necessità di un tribunale speciale per Mosca. “La Russia deve assumersi la responsabilità della sua aggressione e rimborsare i danni causati” ha detto il capo di Kiev, dicendosi poi soddisfatto dei negoziati definiti come “fruttuosi e importanti”.