DAVOS – La crisi climatica potrebbe causare 14,5 milioni di morti entro il 2050. Lo sostiene un’analisi del World Economic Forum presentata oggi a Davos nella riunione annuale con i principali leader mondiali per la cooperazione internazionale. Secondo il rapporto i disastri naturali potrebbero causare perdite economiche per 12,5 trilioni di dollari. Il paper sottolinea anche un aumento dei costi per il sistema sanitario pari a oltre 1 miliardo di dollari. “La crisi climatica aggraverà le disuguaglianze sanitarie globali, lasciando i più vulnerabili maggiormente a rischio”, avverte il report.
Sei le principali categorie di eventi climatici analizzati: inondazioni, siccità, ondate di calore, tempeste tropicali, incendi e innalzamento del livello del mare. Le alluvioni rappresentano il rischio più elevato per la mortalità. Si stimano 8,5 milioni di decessi entro il 2050. Al secondo posto troviamo la siccità. Le ondate di calore, cioè lunghi periodi di temperature elevate e umidità, a rappresentare il costo maggiore in termini economici. Si parla di 7,1 trilioni persi a causa della perdita di produttività.
Intelligenza artificiale
Non si fermano anche le discussioni sui rischi dell’intelligenza artificiale. “Le economie avanzate e alcuni mercati emergenti vedranno colpiti il 60% dei loro posti di lavoro”, ha detto la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva, citando un nuovo rapporto del Fondo monetario internazionale sull’argomento. “I mercati emergenti al 40%, i Paesi a basso reddito al 26%”, ha sottolineato.
A parlare dell’IA è anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, secondo cui la nuova tecnologia rappresenta “un’opportunità molto significativa se utilizzata in modo responsabile. “Può aumentare la produttività a una velocità senza precedenti”, aggiunge von der Leyen. L’Europa, ha spiegato la presidente, “è ben posizionata per diventare il leader dell’intelligenza artificiale
La guerra in Ucraina
Alla 54esima edizione del World Economic Forum si parla anche di guerra. È atteso per oggi infatti l’intervento del presidente ucrino Volodymyr Zelensky che proprio a Davos ha incontrato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.“Ho sottolineato la necessità di rafforzare ulteriormente la difesa aerea dell’Ucraina”, ha scritto sui social il Zelensky. “Abbiamo parlato anche dei preparativi per il prossimo Vertice Nato a Washington e del lavoro sugli accordi bilaterali di sicurezza che sarà in vigore fino all’adesione dell’Ucraina all’Alleanza”, ha aggiunto.
Per Ursula von der Leyen la “Russia sta fallendo e l’Ucraina può vincere questa guerra”. Proprio per questo la presidente sottolinea la necessita di continuare il sostegno finanziario “per il 2024 e oltre” al Paese aggredito. “Questo – aggiunge von der Leyen – è il momento di costruire la fiducia, di guidare la collaborazione globale più che mai”.