Sono passati 17 anni da quell’11 settembre che ha cambiato per sempre la storia globale. Quasi 3.000 morti, la Grande Mela colpita al cuore dal terrorismo islamista di Al Qaeda. E poi la guerra in Afghanistan, come risposta immediata all’attentato organizzato da Osama Bin Laden. Senza contare l’invasione dell’Iraq, ordinata da Bush junior nel 2003 per cercare le armi di distruzione di massa e le prove della presunta complicità di Saddam nell’attacco al World Trade Center. Mai trovate, né le prime né tantomeno le seconde.
Oggi a New York la cerimonia in ricordo delle vittime, con la lettura dei loro nomi. E poi anche a Washington, davanti al Pentagono colpito in pieno da uno degli aerei dirottati, e in Pennsylvania, dove si schiantò il volo 93 di United Airlines.
Per l’occasione è stata riaperta la stazione della metropolitana del World Trade Center, crollata durante l’attentato. E’ il punto finale del processo di ricostruzione del sito iniziata con il Memorial 9/11, la Freedom Tower e infine Oculus, il progetto edilizio disegnato dall’archistar Santiago Calatrava.
La fermata della metro fu travolta e sepolta da tonnellate di macerie, durante il crollo delle torri gemelle, e la sua ricostruzione è il simbolo di una fase di rinascita. “L’apertura di WTC Cortlandt rappresenta una pietra miliare nella ricostruzione e nella crescita di Donwtown Manhattan”, ha dichiarato il presidente di Metropolitan Transportation Authority, Joseph Lhota.
Nel frattempo è stato pubblicato un nuovo video, restaurato, girato durante i drammatici minuti dell’attacco alle Torri. Nelle immagini il lavoro dei pompieri, le ambulanze, i volti dei cittadini sconvolti.