BRUXELLES – Il futuro dell’industria automobilistica in Europa sarà oggetto di un dialogo strategico previsto per gennaio. Ad annunciarlo una nota della Commissione europea. La presidente dell’esecutivo comunitario Ursula von der Leyen ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di mettere in atto misure “per sostenere l’industria automobilistica nella profonda e dirompente transizione” che la attende. La presidente auspica che il comparto rimanga in Europa dato che “l’industria automobilistica è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell’Ue”.
La crisi dell’industria automobilistica
Secondo i dati dell’Acea, l’’associazione dei costruttori europei, a novembre le immatricolazioni di auto in Ue, Paesi Efta e Regno Unito, sono state il 2% in meno dello stesso mese del 2023. Dai dati emerge come Stellantis abbia immatricolato in Europa, paesi Efta e Regno Unito il 7,4% in meno di auto rispetto allo scorso anno, con un calo per il mese di novembre del 10,8% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. La quota di mercato è in calo al 13,5% rispetto a 14,8% di un anno fa.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, al summit dei leder a Bruxelles, ha messo in luce che nella “difficile situazione in cui si trova l’industria automobilistica” non ha senso “gravarla con ulteriori multe per non aver raggiunto risultati nel prossimo anno”. Le aziende dovrebbero invece “investire nell’elettromobilità, in prodotti e veicoli moderni”.
Il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, avverte che se “Trump confermerà il ban all’auto elettrica cinese, in Europa” si rischia di “essere invasi da prodotti cinesi destinati inizialmente al mercato americano”.
L’audizione di Elkann in Parlamento
La stessa gigafactory di Stellantis, che doveva essere fatta in Italia, verrà spostata in Spagna. Dell’attuale situazione che vede lavoratori in presidio, fabbriche chiuse, nuovi licenziamenti nell’indotto, John Elkann parlerà in Parlamento.
Dopo la presentazione del piano Italia e la chiusura del tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il presidente di Stellantis, John Elkann, andrà a Montecitorio per essere ascoltato dai deputati e dai senatori delle commissioni Attività Produttive. Elkann ha comunicato la sua presenza, più volte sollecitata dalle forze politiche della maggioranza e dell’opposizione, al presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana.
Si tratta di un altro segnale del ‘nuovo corso’ dei rapporti tra Stellantis e il governo, che ha portato al patto per il settore auto al Mimit. Come annunciato dall’azienda, sono previste due compatte dal 2028 a Pomigliano. Il piano partirà nel 2025 con 2 miliardi di investimenti. I provvedimenti, come sottolineato dal ministro Adolfo Urso, dimostrano il cambiamento delll’atteggiamento di Stellantis che pone l’Italia al centro del suo sviluppo internazionale”. Intanto, la Fiom-Cgil propone un confronto a livello nazionale ed europeo per un “agreement for labour and environment”.