Giorgia Bernardele, ricercatrice veneta di 26 anni originaria di Sarcedo, in provincia di Vicenza, è stata trovata morta ieri sera a Mosca, all’interno del dormitorio dell’Università statale per gli studi umanistici.
A rinvenire il corpo è stata la polizia russa che, dietro segnalazione, ha sfondato la porta della stanza, chiusa a chiave, dove la studentessa alloggiava. Il decesso sarebbe avvenuto tre giorni prima rispetto al momento del ritrovamento del cadavere. I genitori, avvertiti dai carabinieri e dal consolato italiano, sono in viaggio per la capitale russa.
Sulle cause del decesso non ci sono ancora certezze. La nostra sede diplomatica fa sapere che <<il consolato è in stretto contatto sia con i genitori della ragazza che con le autorità russe, le quali stanno accertando le cause della morte, che sembrano naturali>>.
Giorgia Bernardele studiava al Dipartimento di studi linguistici e letterari dell’Università di Padova come dottoranda. La ragazza aveva frequentato la scuola Galileiana e nel 2013, quando frequentava il quarto anno, era stata premiata tra i mille giovani talenti del Nordest nell’ambito del Premio Città Impresa. Nello stesso anno aveva, inoltre, vinto un premio di laurea per la facoltà di Lingue e letterature europee e americane.
Su Facebook, amici e colleghi russi della ricercatrice, appresa la triste notizia, hanno iniziato a scrivere messaggi di condoglianze. <<E’ successo l’impossibile – ha scritto Aleksandra Arkhipova, che insegna nell’Università statale dove si trovava la ragazza – E’ morta la nostra meravigliosa Giorgia Bernardele. Mentre scrivo, ancora non ci credo>>.