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Altri suicidi tra gli imprenditori. Gli artigiani: «È un bollettino di guerra»

di Francesca Polacco08 Maggio 2012
08 Maggio 2012

Sale a 35 il numero dei suicidi dall’inizio dell’anno per cause legate alla crisi economica, di cui 12 in Veneto negli ultimi quattro mesi. L’ultimo ieri sera a Frosinone, dove un imprenditore di 63 anni, titolare di un’agenzia di pneumatici e padre di tre figli, si è sparato con il suo fucile. Sono ancora in corso accertamenti da parte della polizia.
Impiccato in una giostra. Ieri mattina a Vicenza alcune mamme che accompagnavano i figli alla scuola materna hanno scoperto un corpo senza vita appeso a una giostra per bambini in un parco pubblico. Il cadavere era quello del titolare di un’agenzia immobiliare, 52 anni, padre di due figli. In seguito al crollo del mercato immobiliare ha iniziato ad incontrare numerose difficoltà fino ad essere ossessionato da un debito di circa 7mila euro verso le banche.
A Bologna un commerciante di casalinghi di 48 anni si è impiccato ieri nel retrobottega del suo negozio dopo aver ricevuto una cartella esattoriale di 20mila euro da Equitalia. Durante una conversazione con i vicini aveva confessato di non poter pagare la rata condominiale. Prima di togliersi la vita ha lasciato un biglietto per chiedere perdono ai suoi familiari.
Un quarto suicidio nel giro di pochi giorni è stato evitato in extremis domenica pomeriggio a Calolziocorte in provincia di Lecco, dove una ragazzina di 15 anni salva il padre, che aveva cercato di impiccarsi, sostenendolo dalle gambe fino all’arrivo dei soccorsi. Anche lui imprenditore, 40 anni, era schiacciato dai debiti e aveva sulle spalle un mutuo diventato insostenibile. I carabinieri sostengono che la sua pendenza con Equitalia sia di circa 200mila euro. L’uomo è ricoverato all’ospedale in condizioni gravi, ma non in pericolo di vita.
Appello a Napolitano. Mariti e soprattutto padri che preferiscono lasciare i propri familiari perché non riescono a vedere altra alternativa alla stretta della morsa fiscale. Qualcuno li accusa di egoismo altri rispettano la loro disperazione, in ogni caso è una scelta personale e quindi incontestabile. Probabilmente il governo non è stato in grado di dare sostegno e certezze per far fronte a questa disastrosa stagione italiana.
Il segretario della Cgia, l’Associazione degli Artigiani e delle Piccole Imprese di Mestre, Giuseppe Bortolussi, chiede al Presidente della Repubblica di intervenire per far capire che le istituzioni sono vicine a chi quotidianamente è chiamato a fare impresa.

 Francesca Polacco

 

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