Francesca Citi, 45 anni, è stata uccisa ieri a Livorno con un fendente alla gola. A commettere il reato è stato l’ex marito 43enne, Massimiliano Bagnoli, che si è recato presso lo studio dentistico dove la donna lavorava come assistente. L’uomo, quindi, usando la stessa arma con cui ha ammazzato l’ex coniuge – un coltello a serramanico – si è tolto la vita nel bagno dell’appartamento, colpendosi all’addome e alla gola.
Bagnoli, nel 2016, era già stato denunciato dalla vittima per stalking. Finito agli arresti domiciliari per non aver rispettato i vincoli imposti, era stato condannato per atti persecutori nei confronti della donna. Da più di un anno, però, non c’erano state violazioni.
L’attuale compagno di Francesca è stato il primo a trovare il suo corpo riverso a terra, all’ingresso dello studio. L’uomo, infatti, si è recato lì perché preoccupato di non riuscire a mettersi in contatto con la compagna. I carabinieri, invece, hanno individuato l’altro cadavere durante il successivo sopralluogo, e subito hanno intuito che si trattasse di un omicidio-suicidio.