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HomePolitica Erdogan incontra a Roma Mattarella e Gentiloni Salvini: “Vergognoso”

Dopo la visita di Erdogan
restano le polemiche
Salvini: "Vergognoso"

Distanze sulla Siria e i diritti umani

ribadite da Mattarella e Gentiloni

di Simone Alliva06 Febbraio 2018
06 Febbraio 2018

The handout photo released by the Chigi Palace Press Office shows Italian Premier Paolo Gentiloni (L) receiving Turkish President Recep Tayyip Erdogan (R) at Chigi Palace in Rome, Italy, 05 February 2018. ANSA/ CHIGI PALACE PRESS OFFICE - TIBERIO BARCHIELLI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

“Mi vergogno che il dittatore turco Erdogan sia stato accolto in Italia e mi vergogno che qualcuno pensi che la Turchia possa entrare nella Ue”. Non è per niente piaciuta al leader della Lega Matteo Salvini, l’accoglienza riservata al presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Roma.

Intanto, le cronache, raccontano dei colloqui romani del presidente turco caratterizzati da toni schietti. Il colloquio avuto durante la colazione al Quirinale viene descritto come «franco e rispettoso», che nel linguaggio di tutti i giorni significa: il presidente turco e Sergio Mattarella hanno manifestato opinioni diverse tanto sulla Siria quanto sui diritti umani. L’accoglienza con tutti gli onori non ha impedito di rimarcarlo. Per quanto riguarda i rapporti fra Turchia ed Europa, da parte italiana si è confermata la posizione sostanzialmente coincidente con quella espressa da Bruxelles, mentre Erdogan ha ribadito le posizioni e le richieste espresse in questi ultimi giorni in varie interviste. Sul fronte bilaterale, invece, prosegue il dialogo, che si intende mantenere aperto, e che vede in alcuni ambiti degli accordi già operativi che vedono gli interessi dei due Paesi coincidere e sul quale si intende proseguire con una cooperazione molto stretta e positiva.

Stessa cosa a Palazzo Chigi, nel successivo incontro con Paolo Gentiloni, molto incalzante quando si è passato a parlare dell’offensiva militare turca contro i villaggi curdi in Siria. In merito alla richiesta pressante del leader turco di entrare nell’Unione europea, richiesta incompatibile con la morsa sugli oppositori (ne avevano scritto nei giorni scorsi a Mattarella l’Anm, le Camere penali e la Fnsi).  Gentiloni ha poi fatto intendere che scarcerare subito i giornalisti e i rappresentanti delle Ong sarebbe di buon auspicio in vista del vertice tra Turchia e Ue in calendario a marzo, che viceversa partirebbe in salita.

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