Il film di animazione Coco è arrivato nelle sale italiane negli ultimi giorni dello scorso anno incassando 9 milioni di euro. E mentre i dati del cinema italiano al box office non sono positivi, Disney e Pixar scelgono di puntare su una pellicola che non solo parla di un tema alto come la morte, ma lo fa spiegandola ai bambini.
Tabù della morte. Il film è uscito in Italia lo scorso 28 dicembre. I registi americani Lee Unkrich e Adrian Molina raccontano una storia tutta incentrata sulla festività messicana del Giorno dei morti. “I miei bambini mi hanno bombardato di domande” scrive Eliana Giusto su Libero. Erano entusiasti, ma “terrorizzati dall’idea che la nonna potesse morire per sempre e sparire anche dal mondo dei defunti”. Coco affronta il tabù della morte. Insegna, scrive sul quotidiano, che “i morti non devono essere dimenticati. Le persone amate che hanno lasciato questo mondo vanno ricordate. Così l’altra sera – confida – hanno voluto festeggiare la loro nonna, mai conosciuta”. Un picnic in ricordo della defunta.
Questa la trama del film. Miguel vorrebbe suonare la sua chitarra durante le celebrazioni di Santa Cecilia, ma è osteggiato dalla famiglia. Il bimbo si intrufola nella cappella dove sono conservate le spoglie del suo cantante preferito, Ernesto, e ruba una chitarra. Non appena la suona, viene trasportato nel mondo dei morti. Qui incontra i suoi parenti defunti, sorpresi che Miguel li possa vedere. “Se guardate su in cielo, bambini – racconta la giornalista – è la stella più bella che vedete. La nonna vi protegge e vi vuole bene. Ma non avevo mai parlato di lei veramente”.
