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#FASCISTLOVE: così su Instagram i neofascisti italiani rispolverano il ventennio

di Simone Alliva18 Dicembre 2017
18 Dicembre 2017

La galassia nera neofascista ha inghiottito anche Instagram. Il social network fotografico più famoso al mondo, nato nel 2010 e recentemente acquisito da Facebook, è legato alle funzioni social che consentono agli utenti di pubblicare e condividere velocemente le proprie immagini, seguendo e commentando quelle pubblicate da amici o altri utenti, facendosi conoscere e iscrivendosi alle loro liste.

Per entrare nel mondo nero “IG” dei giovani neofascisti basta digitare l’hashtag giusto. L’hashtag è un’etichetta di quelle che prima si usavano solo su Twitter per consentire la ricerca tematica delle conversazioni e che ora, in Rete o no, indicano il tema di un discorso, anche in modo allusivo o ironico.

#fascistlove  #instaduce#instafascio#duxmealux o #disperatoamore sono la chiave di volta di questo mondo nel quale i fascisti, soprattutto giovanissimi, si scambiano informazione rispetto alla propria identità, si conoscono e si riconoscono. Lontano dalle censure di Facebook e dall’alto rischio di esposizione che porta twitter.

Come hanno scritto i ricercatori Tom Stevens e Peter Neumann del King’s College di Londra, Internet e i social network permettono all’estrema destra di sviluppare “nuove reti sociali” in cui “punti di vista o comportamenti, normalmente inaccettabili nella società, diventano ‘normali’.”

#ave#camerati#serataannn

Un post condiviso da Giuliano Giovanniello (@giulianogiovanniello) in data:

grigliata alle 7 di mattina😂✋ #grigliata #duxmealux

Un post condiviso da GABRIEL COLOSSI ⊕ (@colossi_blackflag) in data:

 

“Andiamoci a riprendere fiume” è la didascalia di Leonardo, 16 anni e caposcout, mentre con i suoi amici tende il braccio #fascistidentroefuori.  Essendo il gesto fascista per antonomasia, su Instagram ce n’è per tutti i gusti. Basta digitare semplicemente #Salutoromano. “Salutiamo a mano aperta perché non abbiamo niente da nascondere” scrive Luca. “Grande!” commenta con entusiasmo un utente.

 

Un altro luogo predisposto alla distensione delle braccia è lo stadio, dove fare il saluto romano sugli spalti non è reato, come ha stabilito una sentenza del tribunale di Livorno. Alla pagina “Squadrismo Official” i video dei camerati che cantano inni fascisti con il braccio teso

Me ne frego✋🏻✋🏻~benito

Un post condiviso da PAGE PER SQUADRISTI (@squadrismo_official) in data:

Ma è nelle scuole che il fascismo resiste e si prolifera. Inciso sui banchi

#mementoauderesemper#dannunzio#fascistlove ❤️🌹

Un post condiviso da Merkel• (@giorgioscarpecci) in data:

annotato sui quaderni una passione che esce così fuori dalle mura scolastiche e raggiunge altri £studenti camerati”, sparsi nel paese.

#eoooo#duxmealux#a#noi✋

Un post condiviso da Francesco Arnesano (@_francescoarnesano) in data:

Infine, c’è l’amore ai tempi del neofascismo. Filone romantico sempre più popolare dei giovani balilla che su Instagram scambiano dediche e promesse d’amore più disparate targate #fascistlove: “Sei bella come il discorso del duce a Piazza Venezia” scrive Alessio.

Apprezzatissima la dedica: “Sei bella come l’ultimo ‘boia chi molla’ detto prima di morire”

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