Le avventure della Terra di Mezzo potrebbero arrivare anche in tv. A tre anni dall’uscita dell’ultimo capitolo dello Hobbit, e a tredici dalla fine del Signore degli Anelli, i libri di JJR Tolkien potrebbero trovare nuova vita, ma in chiave televisiva.
La trattativa – Tra le più interessate al progetto c’è Amazon, che ha già avviato un negoziato con la Warner Bros, che detiene i diritti cinematografici, e con gli eredi dello scrittore. A muoversi è stato direttamente Jeff Bezos, fondatore e presidente del gigante dell’e-commerce, un vero appassionato di fantascienza. I risvolti imprenditoriali sarebbero importanti: Amazon punta a valorizzare gli Amazon Studios, e in particolare la piattaforma di streaming PrimeVideo, che in questi anni sta cercando di competere con Netflix. Il recente licenziamento di Roy Price, responsabile della serie The last Tycoon, per gli scandali sessuali che hanno colpito Hollywood, è stato un duro colpo. Fondamentale quindi rilanciare il prodotto con un broadcaster come Il Signore degli Anelli.
La produzione – Il cast è ancora tutto da definire, ma di sicuro non sarà lo stesso della trilogia di Peter Jackson. Non rivedremo Elijah Wood (Frodo), Viggo Mortensen (Aragorn), Orlando Bloom (Legolas) e Cate Blanchett (Galadriel, la dama della Luce). Non sarà facile uscire dall’immaginario tracciato dal regista neozelandese, soprattutto a così tanti anni di distanza. Ci vorranno idee innovative e un budget multimilionario. Una serie tv però, potrebbe spiegare meglio alcune questioni lasciate irrisolte nella trilogia, come la distruzione dell’anello o la fine di Saruman il Bianco. Una produzione televisiva inoltre analizzerebbe una serie di personaggi scartati dal cinema, come Tom Bombadil, che Tolkien ha sempre definito cruciale per il racconto e che sembra immune al fascino dell’anello. Molti fan sperano che questa possa essere un’occasione per allargare la visione anche al Simmarillion ed agli altri racconti delle Terre di Mezzo.