«La Corea del Nord non è al momento interessata alla diplomazia con gli Stati Uniti: prima vuole centrare l’obiettivo: un missile intercontinentale in grado di raggiungere la costa orientale degli Usa». Nuove minacce da Pyongyang per il presidente americano Donald Trump. Questo riporta la Cnn citando fonti accreditate. Uno scenario di tensioni alla vigilia della visita di Trump in Asia, che lo vedrà anche ospite a Seul, il 7 e 8 novembre, a pochi chilometri di distanza dal suo “nemico” nord coreano Kim Jong-un.
Ieri il governo di Seul e gli Usa hanno dato il via a delle esercitazioni navali: per 5 giorni saranno impegnate circa 40 unità, nel mar del Giappone e nel mar Giallo, inclusa la portaerei a propulsione nucleare Uss Ronald Reagan, oltre ad aerei, elicotteri e unità speciali. Un arsenale tanto grande da poter sembrare, secondo Kim Jong-un, una prova generale di un attacco suoi danni. Ma il presidente Trump vuole risolvere la questione con il “dialogo”. «Lo sforzo diplomatico con la Corea del Nord andrà avanti fino a che non cadrà la prima bomba. Il presidente non sta cercando di andare in guerra, mette solo in chiaro che ci sono opzioni militari», avrebbe detto il segretario di stato Rex Tillerson in un’intervista alla Cnn qualche giorno fa.
Oggi arriva la contro risposta: «Prima di impegnarci in sforzi diplomatici con l’amministrazione Trump vogliamo inviare un chiaro messaggio sul fatto che abbiamo le capacità di rispondere a qualsiasi aggressione americana», hanno ribadito le fonti di Pyongyang all’emittente televisiva statunitense.