Un brutto infortunio ha eliminato dal Mondiali di ginnastica artistica in Canada l’azzurra Vanessa Ferrari. La ventisettenne della provincia di Brescia si è rotta il tendine d’Achille mentre eseguiva un flick tempo nel suo esercizio a corpo libero. Una difficoltà in più nel suo esercizio per puntare dritto al gradino più alto del podio e ripetere il trionfo di Aarhus quando nel 2006 si laureò campionessa mondiale. La sesta finale in carriera conquistata a Montreal e la possibilità di salire sul podio avevano fatto ben sperare.
L’infortunio di Montreal mette a rischio il proseguo della carriera di Vanessa Ferrari: il tendine infortunato è del piede sinistro, lo stesso operato appena un anno fa subito dopo i Giochi di Rio de Janeiro. “Mi sentivo bene, avevo provato i salti in allenamento” ha dichiarato in lacrime l’ex campionessa del mondo. Dopo la caduta l’atleta bresciana non ha “sentito dolore solo il tendine che si staccava, non ho nemmeno provato a rialzarmi perché avevo capito che il tendine era andato. Ho provato a giocarmi il tutto per tutto ma è andata così. Ho provato a vincere, ho dato tutto”.
L’infortunio è avvenuto dopo pochi secondi dall’arrivo in pedana, nella seconda diagonale del suo esercizio al corpo libero. Fin da subito si è intuita la gravità della situazione: l’azzurra è stata soccorsa immediatamente dallo staff medico ed ha lasciato la pedana su una sedia a rotelle, in lacrime. L’oro nella finale del corpo libera è andato alla giapponese Mai Murakam, argento alla statunitense Jade Carey e bronzo per la britannica Claudia Fragapane. L’altra azzurra in gara, Lara Mori, si è piazzata al sesto posto.
Rimane ancora la speranza di vedere l’atleta della squadra bresciana di Ginnastica Brixia, cimentarsi nelle Olimpiadi di Tokyo 2020: prima dell’infortunio Vanessa ha dichiarato di voler esserci a tutti i costi. Sarebbero i suoi quarti giochi olimpici.