“In collaborazione con le autorità brasiliane, siamo al lavoro per riportare Battisti in Italia”. Lo ha reso noto la Farnesina, tramite un tweet postato dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, in merito alla vicenda dell’ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) Cesare Battisti, arrestato nella città di Corumbà mentre, secondo le autorità locali, cercava di fuggire dal Brasile verso la Bolivia. Secondo quanto riportato dal quotidiano online “O Globo”, l’ex terrorista è stato fermato durante un blitz ordinario della polizia federale stradale.
Condannato in via definitiva all’ergastolo per quattro omicidi commessi durante gli anni di piombo, Battisti, 62 anni, nel 2010 ottenne lo status di rifugiato politico in Brasile. Nel 2007 venne arrestato a Rio de Janeiro, ma tre anni dopo l’allora presidente Lula da Silva respinse la richiesta di estradizione presentata da Roma, mentre l’attuale, Michel Temer, ha sempre evitato di affrontare direttamente l’argomento.
Latitante da oltre 20 anni, Battisti ne aveva trascorsi 30 in Francia, prima di essere rimpatriato in Brasile, dove viveva libero dal 2010.
Il presunto piano di fuga dell’ex terrorista, oltre a riaccendere il dibattito in Italia, potrebbe ora spingere il governo brasiliano ad accelerare una decisione in merito. Nelle ultime ore è arrivato anche l’appello dell’ex premier Matteo Renzi. che ha detto: “Lo restituiscano all’Italia”.