“Esterno notte”. Questo il titolo della serie tv di Marco Bellocchio nella quale il regista tornerà a trattare il caso Moro, a quasi quindici anni dal suo film “Buongiorno notte”. La serie ripercorrerà i 53 giorni trascorsi dal sequestro fino all’assassinio di Aldo Moro, stando però «fuori dalla prigione», come ha dichiarato lo stesso Bellocchio all’Ansa.
Protagonisti saranno infatti «gli uomini e le donne che agirono fuori della prigione, coinvolti a vario titolo nel sequestro: la famiglia, i politici, i preti, il Papa» e ancora «le forze dell’ordine, i servizi segreti, i brigatisti in libertà e in galera, persino i mafiosi e gli infiltrati», ha raccontato il regista. Personaggi dei quali analizzerà le storie, anche private, e gli eventi che li coinvolsero «durante il sequestro, per cercare di salvare Moro, per far finta di salvarlo o boicottando ogni trattativa, fino al tragico grottesco delle sedute spiritiche e dei viaggi all’estero per consultare dei sensitivi che potessero dare delle informazioni utili». Verrà inoltre rappresentato il “teatro televisivo” che accompagnò quei 53 giorni, con milioni di spettatori attaccati alla televisione o le chiese gremite per pregare per la salvezza del presidente.
Le riprese di “Esterno notte” inizieranno nel 2018, nell’anno del quarantesimo anniversario della morte di Moro, per quella che rappresenta la prima serie tv girata da Bellocchio.
La carriera – Nato a Piacenza nel 1939, Bellocchio ha vinto nel 1967 il Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia per il film “La Cina è vicina”. Nel 1991 a Berlino ha conquistato l’Orso d’argento per il film “La condanna”. Nel 2011, infine, gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera.