Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha appena dichiarato: “Se chiudono l’aeroporto, do al governo le chiavi della città”.
Un duro appello che il primo cittadino reggino fa contro la decisione di Alitalia dei giorni scorsi. Infatti la compagnia aerea ha deciso che dal 27 marzo non effettuerà più collegamenti con la città calabrese, tagliando anche le tratte con Milano e Roma. Le perdite sono di 6 milioni all’anno.
Falcomatà si è rivolto ai reggini: “Siamo condannati di nuovo all’isolamento, alla mancanza di prospettive, alla possibilità di dire al mondo intero “Benvenuto a Reggio Calabria”.
Questa storia è diventata il principale argomento di discussione della città. “Alitalia è una compagnia privata che deve effettuare le proprie scelte esclusivamente sulla base della sostenibilità economica – ha affermato Cramer Ball, amministratore delegato del vettore. I voli da e per lo scalo reggino producono ingenti perdite e questa situazione non poteva continuare”.
Insieme al primo cittadino di Reggio Calabria hanno protestato anche tutti i sindaci della zona dello stretto. A nome di tutti ha parlato Roberto Vizzari, capo dell’amministrazione dell’Associazione dei Comuni dell’area e sindaco di San Roberto: “Siamo pronti, insieme a tutti gli altri primi cittadini dello Stretto, a ‘marciare’ su Roma”.