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HomeCronaca Esclusa dal concorso della Guardia di Finanza perché incinta, vince ricorso al Tar

Concorso Guardia di Finanza
esclusa perché incinta
vince il ricorso al Tar

"Disparità di trattamento assurda"

La soldatessa Eleonora riproverà

di Gloria Frezza26 Gennaio 2017
26 Gennaio 2017

La soldatessa Eleonora A. voleva stabilizzare il suo posto di lavoro. Dopo anni nelle Forze Armate, a settembre aveva deciso di partecipare al concorso pubblico per i 400 posti nella Guardia di Finanza. Passato il primo step, alle visite mediche venne scartata perché incinta di tre mesi. Il verbale della Commissione recita: «Sulla base della certificazione presentata in data odierna attestante lo stato di gravidanza, sussiste un temporaneo impedimento all’accertamento dell’idoneità al servizio nella Guardia di Finanza ed è perciò ‘esclusa’ dalla procedura».

Eleonora aveva così fatto ricorso al Tar, con i suoi avvocati Giorgio Carta e Giuseppe Piscitelli che sostenevano ci fosse una inaccettabile disparità di trattamento. La gravidanza come una malattia. Oggi il Tar le ha dato ragione: «Lo stato di gravidanza costituisce solo un temporaneo impedimento all’accertamento, non può essere considerato una causa di inidoneità». A costituire un precedente c’era il caso della caporalmaggiore Valentina Fabbri, esclusa nel 2012 dai concorsi per l’esercito perché incinta. Anche in quel caso la donna vinse, e il Tar si appellò agli articoli 3 e 51 della Costituzione ai quali alcuni regolamenti, come quelli dei concorsi pubblici, non si sono ancora adattati.

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