E’ iniziata stamattina l’evacuazione di 1.500 minori da Calais. Questa è la fase finale con la quale si conclude lo smantellamento della “giungla”, iniziato una settimana fa. Sono 70 i pullman messi a disposizione per trasportare i migranti nei 60 centri d’accoglienza a disposizione su tutto il territorio. Resteranno ancora a Calais circa 400 tra donne e bambini.
«I minori saranno trasportati nei Cao per minori e distribuiti sul territorio francese. Le partenze si protrarranno probabilmente per qualche giorno» ha spiegato Stéphane Duval, direttore del Cap di Calais. Secondo quanto riporta l’Ansa, il primo pullman è partito poco dopo le 8 verso il centro di accoglienza di Carcassonne, famoso borgo storico medievale nel sud della Francia. La demolizione della tendopoli di Calais è iniziata lo scorso 24 ottobre con lo sgombero dei primi 6,400 migranti trasportati nei Centri di accoglienza e orientamento (Cao). Già da allora i bimbi erano stati trasferiti nei containers e vivevano in un centro di accoglienza provvisorio (Cap), sempre vicino al campo distrutto. La speranza di tutti è partire per la Gran Bretagna e per la paura di perdere questa opportunità, una trentina di minori è fuggita nei giorni scorsi dai Cao.
«Non ci sarà alcuna partenza in Gran-Bretagna per il momento» ha precisato Duval. La speranza di tutti i minori non accompagnati è quella raggiungere legalmente la Gran Bretagna. Il negoziato sui minori ha infatti generato diverse tensioni nell’ultima settimana tra Londra e Parigi. Essendo censiti regolarmente infatti, il loro caso potrebbe essere valutato dall’Home Office, dicastero britannico per l’amministrazione degli affari interni, che ne decide la loro sorte: i minori con famiglia in Gran Bretagna possono richiedere la riunificazione familiare, mentre i più vulnerabili possono invece raggiungere il suolo britannico beneficiando di un permesso (Dubs amendment). Secondo il quotidiano francese Liberation, per convincerli, la Francia ha negoziato la presenza di agenti britannici sui pullman per il trattamento delle domande di trasferimento. «La Francia ha messo al sicuro 1451 minori all’interno del Cap di Calais o altri centri adatti» avevano dichiarato nei giorni scorsi alcune fonti del Ministero dell’Interno francese.
Fra i minori ospitati in strutture provvisorie nei pressi della “giungla” ieri pomeriggio è scoppiata una rissa che ha coinvolto un centinaio di minorenni eritrei e afgani. Secondo la Prefettura di Pas-de-Calais «le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente per separare i due gruppi».