Tre vittorie e un secondo posto in quattro gare. Il sorriso di Lewis Hamilton sul podio di Sakhir in Bahrain è più che giustificato, ma all’interno dei box Mercedes qualcuno inizia a guardarsi intorno. La Ferrari in pochi mesi ha recuperato i quasi due secondi di gap che la monoposto tedesca aveva di vantaggio, e come visto in Malesia, la rossa è in agguato, pronta a colpire.
Partenza rossa. Toto Wolff lo aveva detto prima del weekend in Bahrain: «Occhio alla Ferrari, è in lotta per il mondiale». Le prestazioni della rossa hanno confermato le preoccupazioni del team principal Mercedes, anche se alla fine sul gradino più alto del podio è finito ancora una volta Hamilton. A Manama ottimo spunto iniziale delle due monoposto del Cavallino con Vettel che allo start conserva il secondo posto e Raikkonen che infila Rosberg e si ritrova in scia al compagno di scuderia. Maurizio Arrivabene, inquadrato dalle telecamere, esulta come se avesse vinto il gran premio. L’entusiasmo al muretto Ferrari dura, però, poco, il tedesco della Mercedes in pochi giri svernicia prima Raikkonen e poi Vettel: il passo in gara delle rosse non è quello visto nelle prove libere. Dopo la prima sosta Hamilton si conferma in testa alla corsa, Vettel sopravanza nuovamente Rosberg che di lì a poco si riprenderà la posizione. Strategia differenziata per Kimi Raikkonen che nel secondo stint opta per gomme di mescola media.
Capolavoro Raikkonen. Dopo la seconda sosta nella quale i primi tre montano gli pneumatici dalla striscia bianca, il pilota più in difficoltà sembra essere Vettel, il tedesco che aveva lamentato problemi con la monoposto già durante le qualifiche, braccato da Rosberg, arriva lungo e dopo un’escursione di pista, danneggia il musetto e si deve rifermare. All’uscita dei box si ritrova dietro alla Williams di Bottas che non riuscirà a sorpassare fino alla fine.
Decisamente più in forma l’altra Ferrari di Raikkonen che infiamma il finale di gara: il pilota finlandese monta gomme soft nell’ultimo pit stop e va a caccia di Rosberg che lo precede di 18 secondi. Il numero 7 della Ferrari sigla una serie di giri veloci che in quindici giri lo portano dietro al tedesco della Mercedes. A due tornate dal termine Kimi sferra l’attacco decisivo, favorito da un’incertezza di Rosberg che va lungo alla prima curva. Il pilota finlandese arriva a soli tre secondi dalla freccia d’argento di Hamilton che festeggia sul gradino più alto del podio.
Al termine del weekend la rossa può sorridere, il vantaggio delle Mercedes ora è ridotto.
Domenico Cappelleri