Non si accontenta del titolo di First lady (al fianco del marito Bill), senatrice e due volte Segretario di Stato. Hillary Clinton, adesso, punta dritto alla Casa Bianca con il sogno di essere la prima donna Presidente degli Stati Uniti d’America nel 2016. A convincerla a prendere questa decisione è stata la nascita della nipote Charlotte, figlia di Chelsea Clinton, nata nel settembre dello scorso anno. “Diventare nonna – ha spiegato la Clinton – mi ha fatto riflettere a fondo sulle responsabilità che tutti condividiamo per il mondo che ereditiamo e che un giorno consegneremo”.
L’annuncio della discesa in campo di Hillary è arrivato dai social network. Alle 15 – con tre ore di ritardo rispetto alle previsioni – i sostenitori e i finanziatori della Clinton hanno, infatti, twittato la notizia dopo aver ricevuto un’e-mail inviata dal consigliere dell’ex first lady, John Podestà. Con i primi cinguettii è stato pubblicato anche il pezzo forte dell’annuncio: il video dal titolo “Getting Started” (apprestarsi) dove in una manciata di secondi si susseguono le storie e le facce dei tipici “americani medi”. E così quelle di due fratelli dai tratti sudamericani che si apprestano ad aprire un nuovo negozio, quella di una madre sorridente che sta per ricominciare a lavorare dopo aver avuto un figlio e quella di una donna che si sta preparando ad andare in pensione. Solo all’ultimo compare Hillary Clinton, in giacca blu e blusa rossa, che annuncia: “Mi sto preparando a fare qualcosa, correrò per diventare Presidente”. “Ogni giorno – prosegue – gli americani hanno bisogno di un campione. Io voglio essere quel campione”.
Un video i cui protagonisti sono, dunque, le famiglie e la middle class perché come spiega la stessa Hillary Clinton: “Quando le famiglie sono forti lo è anche l’America”. Con la promessa di una maggiore sicurezza economica per la classe media e l’aumento delle opportunità per le famiglie è chiaro quali saranno i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale. Senza però trascurare i temi dei diritti delle donne e delle minoranze, che da sempre caratterizzano la sua politica. “Quindi mi metto sulla strada per guadagnarmi il vostro voto – conclude la Clinton – perché è il vostro momento e spero che vi uniate a me in questo viaggio”. Una strategia che ricorda quella messa in campo dall’ex rivale, Barack Obama, per la rielezione del 2012 e che lascia pensare all’intenzione della Clinton di seguire le orme dell’attuale Presidente degli Stati Uniti. “Sarebbe un presidente eccellente” è stato il suo commento a margine del vertice di Panama.
Dopo la rivelazione della candidatura, la macchina elettorale si è subito messa in moto. È cominciata la raccolta fondi (che si annuncia: sarà da record) e sulla agenda di Hillary Clinton sono già in programma i viaggi nello Iowa e in New Hampshire per raccogliere consensi, dal momento che saranno i primi Stati a votare con le elezioni presidenziali del 2016. Nel frattempo, a novanta minuti dall’ufficializzazione della candidatura alla corsa alla Casa Bianca, Hillary si è dimessa dalla Fondazione Clinton inviando una mail allo staff per evitare il conflitto d’interessi.
Flavia Testorio