Il tema principale di discussione del Sinodo dei Vescovi di ottobre sarà il problema che la stragrande maggioranza dei fedeli non segue la Chiesa sul divieto di usare metodi contraccettivi. Di contro la Chiesa darà il via libera al battesimo per i figli delle coppie gay.
“Una Chiesa accogliente, piena di rigore ed onestà nel non chiudere gli occhi di fronte ad alcun problema, per quanto inquietante e scomodo possa sembrare”, ha affermato l’arcivescovo Bruno Forte, che sarà segretario speciale del Sinodo.
Il principio di apertura alle “situazioni moderne” è testimoniato dal fatto che i Vescovi parleranno di tutte le situazioni difficili- coppie di fatto, famiglie allargate e divorziati risposati- raccomandando attenzione e misericordia attenendosi allo stile di vita di Francesco: “La Chiesa non deve assumere l’atteggiamento di giudice che condanna, ma quello di una madre che sempre accoglie i suoi figli” ha continuato l’arcivescovo Forte.
Ed è proprio in linea con queste parole che la Chiesa, pur sempre rimanendo contraria alle leggi che permettono l’adozione per coppie gay, deve permettere il battesimo a una coppia omosessuale che lo richieda. Sempre la Chiesa invita ad ammirare le ragazze madri per l’amore e il coraggio che hanno avuto nell’accogliere al vita concepita nel loro grembo.
Questo sguardo “non legalista” sulla realtà quotidiana dei cattolici nasce come risposta al questionario inviato lo scorso novembre ai fedeli composto da 38 domande, alcune quasi imbarazzanti, questionario su che servirà come strumento di lavoro dei Vescovi.
Stefania Fava
