ROMA – È arrivato il giorno della doppia mozione di sfiducia alla Camera per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e per la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè. La prima, proposta dall’opposizione, riguarda il Guardasigilli, per la scarcerazione del generale libico Almasri. Nel pomeriggio del 25 febbraio si proseguirà poi la discussione in merito al Caso Santanchè e si procederà al voto nei confronti della ministra di Fratelli d’Italia.
Dito puntato contro Nordio
Non ci saranno deputati di maggioranza iscritti a parlare in Aula per Nordio. Ad affiancarlo sui banchi del governo solo il ministro Matteo Piantedosi. Il ministro della Giustizia è sottoposto al voto di sfiducia per un errore procedurale nella scarcerazione di Almasri, avvenuto lo scorso gennaio. La Corte Penale Internazionale aveva emesso un mandato di cattura per il torturatore libico ma gli atti non erano stati trasmessi al Ministero della Giustizia, titolare dei rapporti con la Cpi, e per questo l’arresto era stato dichiarato “irrituale”.
La mozione per il Guardasigilli è presentata dal deputato del Pd, Federico Gianassi, che nella sua relazione ha accusato il ministro di aver umiliato il paese. Anche il M5s sostiene in pieno la mozione di sfiducia mentre, senza giri di parole, la Capogruppo alla Camera di Avs, Luana Zanella, si augura che il ministro Nordio “si metta una mano sulla coscienza e rassegni le dimissioni”.
Arriva la versione di Santanchè
È previsto in mattinata l’arrivo di Daniela Santanchè per il suo terzo round alla Camera. La ministra del Turismo torna in aula, dopo che il 10 febbraio decise di non replicare e lasciò. Oggi si attende la sua versione dei fatti sul rinvio a giudizio per falso in bilancio nell’inchiesta sulla società Visibilia. Le indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano hanno evidenziato presunti bilanci truccati tra il 2016 e il 2022 per nascondere perdite milionarie e quindi continuare a tenere in piedi il Gruppo Visibilia e di conseguenza trarre profitto da tutte le aziende dipendenti.