Alle nove in punto di questa mattina un sisma scuote di nuovo il nord Italia. Almeno dieci i morti accertati e altrettanti i dispersi solamente nella bassa modenese dopo il crollo di alcuni capannoni, mentre si temono altre vittime nelle zone già colpite dal terremoto del 20 maggio. In particolare il sisma si è fatto sentire tra Veneto ed Emilia Romagna, ma è stato avvertito anche a Genova, Torino e Milano, dove sono stati fatti evacuare alcuni edifici. La forte scossa di terremoto avvertita dal Veneto alla Lombardia ha avuto una magnitudo di 5.8 sulla scala Richter. Il dato, ancora preliminare e non definitivo, è stato comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alla Protezione Civile. L’epicentro sarebbe ancora in Emilia, in provincia di Modena, dove si sono registrati nuovi crolli, e in particolare a San Felice sul Panaro, Mirandola e Finale Emilia, paesi già duramente colpiti dalla scossa del 20 maggio.
La scossa anche al centro-nord. La forte scossa è stata avvertita anche a Firenze e in tuttala Versilia, dove stati predisposti i piani di evacuazione nelle scuole cittadine. Nessun danno ma tanto il panico tra la gente che si è riversata in strada, dove si continuano ad avvertite scosse di assestamento.
In Veneto in tilt centralini e cellulari. I telefoni fissi e mobili dei vigili del fuoco sono in tilt, a Venezia e Verona, per le tante segnalazioni e richieste d’intervento dei cittadini dopo la scossa di terremoto di questa mattina, che sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.
«Non saremo lasciati soli». Così Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, interviene a Palazzo Chigi nel corso di una dichiarazione con il premier Mario Monti. «Faremo tutto quello che dovremo fare per dare la certezza che si ricostruisca, riconosceremo i danni alle imprese e ai cittadini e ricostruiremo attraverso un percorso rapido e semplificato». E, intanto, ripartono le polemiche che investono le autorità per aver dato il via libera a rientrare in scuole e abitazioni.
Claudia Nardi