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Classifica delle città più ricche: Milano batte tutti. Ma è Pino Torinese il comune con la percentuale più alta di “Paperoni”

di Marcello Gelardini16 Maggio 2012
16 Maggio 2012

Se volete trovare la ricchezza cercatela nel nord Italia, soprattutto nei piccoli municipi vicino alle grandi aree industriali. Pino Torinese: forse nessuno ha mai sentito parlare di questo comune del torinese. Eppure è la città più ricca d’Italia; perlomeno stando ai dati diffusi ieri dal Ministero delle Finanze, stilati sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2011 (e relative all’anno 2010). Nel piccolo paese a12 chilometridal capoluogo piemontese, il reddito medio dichiarato è di oltre 30mila euro e ben 351 abitanti superano i 100mila euro (il 6,9% della popolazione totale). Lo seguono a ruota altri due comuni dell’hinterland torinese: Fiano e Baldissero.

Milano al primo posto tra i capoluoghi. Il dato più interessante resta comunque quello delle grandi città, con Milano regina tra le province italiane, che distacca nettamente Roma e Bologna. Nella città meneghina i contribuenti che superano i 100mila euro di reddito sono in numero inferiore rispetto a quelli della Capitale (circa 37mila, contro i 46mila di Roma) ma il loro peso specifico è di gran lunga superiore, visto che rappresentano il 4,77% della popolazione, mentre la quota dei “paperoni” romani si ferma al 3,06%. Un primato, quello di Milano, confermato dal reddito medio dichiarato (223mila euro contro 181mila).

Come detto, al gradino più basso del podio dei capoluoghi di provincia si colloca Bologna; i felsinei dichiarano in media oltre 173mila euro annui per un 2,7% della popolazione. Subito dietro Bolzano, Firenze, Cagliari e Torino.

Gli ultimi della lista. Fanalino di coda Campobasso, dove appena 313 contribuenti su oltre 25mila superebbero la quota di riferimento dei 100mila euro (poco più dell’1% della popolazione); In Calabria si trova invece il comune più povero d’Italia: Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro (292 contribuenti censiti, 200 dei quali con un reddito inferiore ai 20mila euro); un posto dove essere ricchi è sicuramente meno faticoso rispetto a realtà numericamente simili ma collocate al centro o al nord del paese: lì i “ricchi” non superano i 40mila euro di reddito annuo.

Marcello Gelardini

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